Lido Azzurro di Taranto

Sarebbe una spiaggia da sogno, invece ci arrivi e poi te ne vai con la certezza di non tornarci più e con una tristezza nel cuore infinita.
L'unica nota positiva della giornata, i tanti kite-surfer con le loro coloratissime vele.
Era un giorno di settembre e tirava un vento davvero forte, il mare era increspato ma a renderlo brutto non erano certo le onde, ma quella melma presente nei primi dieci metri da riva, che tutto invitava tranne che ad entrarci. Solo con la muta ci avrei provato.
A parte il mare, che però al largo aveva dei colori vivissimi e molto belli, l'arenile sarebbe qualcosa di magnifico: lunghissimo, tutto di sabbia morbida, orlato per centinaia di metri da un meraviglioso sistema dunale e da una fitta e profumata pineta che regala ombra naturale. Ma purtroppo l'incuria e la sporcizia hanno rovinato ogni cosa. Sotto la sabbia se scavavi trovavi di tutto, da cibo a pannolini a.. neanche voglio continuare.
La sabbia non è mai stata pulita nè tirata e quindi, tra detriti trasportati naturalmente dal mare e da tutti i rifiuti lasciati da centinaia di turisti incivili, cui si aggiunge una manutenzione da parte del Comune esattamente nulla, era davvero un brutto vedere.
In spiagge potenzialmente meravigliose come questa, vere oasi naturali, in genere per il loro bene le si lasciano selvagge e senza alcun servizio proprio per non contaminarle, nè deturparle, nè farle invadere dal turismo di massa. Purtroppo per il lido Azzurro pare sia il contrario: essere lasciato completamente libero ha significato abbandonarlo all'incuria dell'essere umano, che sa solo lasciare la sua spazzatura ovunque.
E non dico che animali e animaletti ho visto aggirarsi vicino all'immondizia...
A questo punto è meglio mettere degli stabilimenti balneari, così almeno saranno costretti ad una giornaliera manutenzione.
Le gru del porto, che si vedono in lontananza ad una estremità, non saranno un gran bel vedere, ma sono sicuramente l'ultimo problema di questa spiaggia.