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Impronte sfuggenti
IMPRONTE SFUGGENTI
Cosa hai nel tuo cuor,
dimmi, cos'hai?
Questo tuo farfuglio incostante
questo scappar,
questo andare indietro e avanti
questo inciampare insolito,
questo cader scomposto
questo compiangersi confuso,
ininterrotto,
questo tuo calpestio sconvolto.
E mi regali ancor cordoglio,
mi scacci e dopo mi richiami,
le tue pene ancor mi socializzi,
cerchi sfogo e dopo mi castighi
col tuo rimorso,
col tuo voler gli eventi cancellare,
tutto l'amore finger d'oscurare
della tua vita e mia cambiare il corso.
Perdo le notti ad inseguirti in rete,
a cercare una traccia,
una impronta del tuo piede scalzo
sopra l'arena buia di quella spiaggia
dove il tuo corpo nudo liberavi,
dove passione e sesso mi donavi.
Oh, la mia vita sterile che corre
senza speranza alcuna,
che s'avvia
sulla strada del Golgota e ricorda
quell'altra disperata e inutile agonia.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 19.6.2013 - 17.05)
...la spiaggia descritta in questa poesia è proprio quella di Torre Pali, in una bellissima notte del Luglio 2010 che conserverò per sempre nel mio cuore....
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