Dettagli Recensione

 
Spiaggia Fontane Bianche di Siracusa
Spiagge di Siracusa
Voto medio 
 
1.0
Mare 
 
1.0
Spiaggia 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Non balneabile

Non balneabile.
La poseidonia oceanica è un alga che produce gli Egagropili. queste olive di mare hanno ricoperto per almeno 6 metri il bagnasciuga... e reso molliccio e occluso almeno 3-4 metri il fondale dalla riva verso il mare. tutto ciò rende la spiaggia non balneabile.
http://www.youreporter.it/video_Alga_poseidonia_1
Questo video mostra solo in piccola parte le condizioni pessime in cui versa la spiaggia.
Arrivi, parcheggi... paghi 3 euro... vai all'ingresso, ti salutano e nessuno ti dice "Guardate la spiaggia non è praticabile per via delle alghe". cosi ti fai lo scarpinetto a piedi.... vedi la condizione pietosa della spiaggia e torni indietro con le pive nel sacco... a quel punto chiedi ai guardiani "Perchè non avvertite di questo disagio?" le risposte sono le più sciocche... alla fine ti salutano dicendo "L'anno prossimo sarà ancora peggio..."
Pessima esperienza.

Trovi utile questa opinione? 

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1  
 
Per Ordine 
 
Inviato da Vittorio
01 Agosto, 2016
La presenza di poseidonia oceanica non è indice, come si ritiene per ignoranza, che il mare sia "NON BALNEABILE", anzi, è proprio il contrario.. anche se agli occhi risulta fastidioso. In merito:
IL PARERE DEL WWF
La posizione degli ambientalisti, riguardo la gestione della posidonia spiaggiata, ricalca l’opinione conservatrice del WWF pubblicata, a maggio del 2012, nel «Dossier coste: il profilo “fragile” dell’Italia» e si fonda sui risultati di un progetto internazionale di ricerca, il Global Land Project, nell’ambito del grande partenariato dedicato alle scienze del sistema Terra. Leggendo il corposo dossier troviamo il decalogo per salvare le dune, le quali sono considerate indispensabili protezioni naturali contro l’erosione delle coste. In sintesi, sui resti di Posidonia oceanica –così come anche tronchi, rami, canne, foglie ed alghe– il WWF raccomanda di lasciarli dove il mare li deposita. Inoltre, testualmente sostiene: «la presenza di resti di posidonia sulla spiaggia è indice di alta qualità ambientale, molto meglio di una “bandiera blu”: i comuni dovrebbero quindi andarne fieri e non far di tutto per rimuoverne ogni indizio! La degradazione delle foglie è alla base delle catene alimentari costiere, garantendo così una pesca abbondante e i cordoni che si spiaggiano sono un formidabile strumento per smorzare la forza delle onde e consentire alla sabbia di depositarsi ed essere trattenuta. Tuttavia se proprio si ritiene indispensabile rimuovere depositi considerati eccessivi, ci si limiti a spostarli con grande accortezza al margine della spiaggia, al piede della duna, dove con il tempo verranno coperti dalla sabbia e dalla vegetazione dando vita ad un nuovo cordone dunale; oppure possono essere ammucchiati dove non danno fastidio ma alla fine dell’estate andranno restituiti alla riva.»
1 risultati - visualizzati 1 - 1